Dopo il successo del clean-up del 5 di giungo per la Giornata Mondiale del Ambiente, la nostra associazione ha proseguito con lo svolgimento di nuovi clean-up nella Laguna Veneta.
Fuori dall’usuale, il giorno 8 Giugno, in concomitanza con la Giornata Mondiale degli Oceani, un’imbarcazione con un Capitano “speciale” al timone e un team di una cinquantina di volontari, si è diretta all’Isola del Lazzaretto Nuovo partendo da Campo SS. Giovanni e Paolo di Venezia, con l’obiettivo di raccogliere quanti più rifiuti di plastica possibili.
Venice Lagoon Plastic Free ONLUS assieme a FINDUS ed in collaborazione con i progetti europei H2020 InNoPlastic (Innovative approaches towards prevention, removal and reuse of marine plastic litter), e MAELSTROM (MArinE Litter SusTainable RemOval and Management), l’associazione Ekos Club, alcuni volontari del Fondaco dei Tedeschi e la cooperativa sociale Sestante di Venezia, sensibili allo sviluppo sostenibile del territorio veneziano, e della sua laguna, hanno ripulito il perimetro del Lazzaretto Nuovo lungo “Il Sentiero delle Barene”, il percorso naturalistico realizzato assieme al Museo di Storia Naturale di Venezia, che affianca l’esposizione storico-archeologica interna dell’ecomuseo.
Le “barene” sono l’ambiente più particolare del fragile ecosistema lagunare, il paesaggio su cui Venezia è stata costruita e da cui ha saputo trarre la propria unicità e avanguardia: “Il Sentiero delle Barene” è la passeggiata esterna alla cinta muraria che ne racconta l’importanza sia ambientale sia identitaria per la comunità.
Il clean-up è stato condotto con il supporto di apps per il tracciamento del marine litter, sviluppate dalla start up norvegese Empower, partner del progetto InNoPlastic e dall’italiana Gees Recycling, partner del progetto MAELSTROM. L’attività ha interessato tutti i rifiuti rimovibili ed in particolare i rifiuti plastici che, raggiungendo le sponde dell’isola e le barene circostanti, sospinti dalle alte maree e dalla forza dei venti, ne inficiano il valore paesaggistico, e ne contaminano con i propri polimeri il delicato ecosistema.
Un evento dal duplice scopo: dare un aiuto per mantenere pulito il territorio e, allo stesso tempo, sensibilizzare la cittadinanza al problema dei rifiuti marini.
Nella mattinata dedicata al clean up, i volontari, con l’aiuto di Capitan Findus, hanno raccolto circa 184 Kg di plastica abbandonata sull’Isola del Lazzaretto. Durante la stessa giornata Capitan Findus si è fatto, infine, promotore di donare un Seabin: un cestino “mangia rifiuti” capace di catturare circa 1,5 kg di detriti galleggianti al giorno, attualmente in funzione presso l’isola della Certosa.