Il 3 Luglio è il giorno dell’entrata in vigore della normativa sul divieto di produzione e utilizzo di alcuni prodotti di plastica monouso, corrispondente ad una nuova fase in linea con la Direttiva UE riguardante la plastica monouso.
Le norme dell’UE intendono prevenire e ridurre l’impatto di determinati prodotti di plastica sulla salute dell’uomo e sull’ambiente, in particolare quello marino. Mirano inoltre a promuovere la transizione verso un’economia circolare tramite nuovi modelli imprenditoriali, prodotti e materiali innovativi e sostenibili contribuendo così anche al funzionamento efficiente del mercato interno.
I prodotti di plastica monouso hanno una maggiore probabilità di finire nei nostri mari rispetto alle alternative riutilizzabili. I 10 articoli di plastica monouso più comunemente rinvenuti sulle spiagge europee, insieme agli attrezzi da pesca, rappresentano infatti il 70 % di tutti i rifiuti marini nell’UE.
La Direttiva prevede misure diverse da applicare ai prodotti diversi. Queste misure sono proporzionate e concepite per ottenere i migliori risultati, tenendo conto anche della disponibilità di alternative più sostenibili.
I 10 articoli disciplinati dalla direttiva sono i seguenti:
- Bastoncini cotonati
- Posate, piatti, cannucce e agitatori
- Palloncini e aste per palloncini
- Contenitori per alimenti
- Tazze per bevande
- Contenitori per bevande
- Mozziconi di sigaretta
- Sacchetti di plastica
- Pacchetti e involucri
- Salviette umidificate e articoli sanitari
Laddove le alternative sostenibili siano facilmente disponibili e convenienti, i prodotti di plastica monouso non possono essere immessi sui mercati degli Stati membri dell’UE. Questo si applica a bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce, agitatori e aste per palloncini, nonché a tazze, contenitori per alimenti e bevande in polistirene espanso e a tutti i prodotti realizzati con plastica oxo-degradabile.
Per altri prodotti di plastica monouso, l’UE si sta concentrando sulla limitazione del loro uso attraverso:
- la riduzione dei consumi attraverso misure di sensibilizzazione
- l’introduzione dei requisiti di progettazione, come quelli per collegare i tappi alle bottiglie
- l’introduzione di requisiti di etichettatura per informare i consumatori sul contenuto di plastica dei prodotti, sulle opzioni di smaltimento che devono essere evitate e sui danni arrecati alla natura se i prodotti vengono dispersi nell’ambiente
- l’introduzione di obblighi per la gestione e la rimozione dei rifiuti per i produttori, compresi i regimi di responsabilità estesa del produttore (EPR)
Gli obiettivi specifici prevedono una raccolta differenziata del 77% per le bottiglie di plastica entro il 2025 con un aumento al 90 % entro il 2029. L’incorporazione del 25% di plastica riciclata nelle bottiglie per bevande in PET dal 2025 e del 30 % in tutte le bottiglie per bevande in plastica dal 2030.
Cronologia
Nel 2018 viene pubblicata la strategia dell’UE sulla plastica che sottolinea la necessità di una proposta legislativa sulla plastica monouso, che poi entrerà in vigore come la Direttiva nel 2019. Nel Maggio 2021 la Commissione adotta orientamenti sui prodotti di plastica monouso, e finalmente entra in vigore il divieto di alcuni prodotti di plastica monouso che definisce l’introduzione della Direttiva nella legislazione Europea.