Ghost Boats 3.0 in azione

Gennaio 9, 2025
Ghost Boats 3.0 in azione

Si è tenuta lo scorso 14 dicembre l’operazione Ghost Boats 3.0 mirata alla rimozione e riciclaggio di alcune imbarcazioni in vetroresina a fine vita abbandonate in natura nella Laguna di Venezia. Tale intervento si è svolto grazie alla cooperazione tra Venice Lagoon Plastic Free (VLPF) e Gees Recycling nel quadro del progetto MAELSTROM e con il supporto di Sea the Change ed il sostegno del Gruppo Aliaxis che ha voluto contribuire così alla terza edizione del programma “Ghost Boat” di VLPF.

 

Il programma Ghost Boats, il cui scopo è il recupero e il riciclaggio di ogni imbarcazione di vetroresina a fine vita della Laguna di Venezia, è stato avviato da VLPF in cooperazione con la società GEES RECYCLING di Aviano, specializzata nel trattamento di materiali compositi.
Ghost Boats nasce quale spin-off del progetto europeo H2020 MAELSTROM, di cui VLPF è stata promotrice e partner.
Il programma Ghost Boats è ora indipendentemente e permanentemente promosso e reso operativo da VLPF che dal 2025 potrà anche contare del sostegno derivante dal progetto INTERREG ADRION JONABLE (IOINt aaproAch to Blue circular Economy – for Adriatic and Ionian Region).

 

Le Ghost Boats sono relitti di imbarcazioni generalmente in vetroresina o in legno vetroresinato, non registrate ed abbandonate lungo le secche, i corsi d’acqua e i canali della Laguna di Venezia. Giacciono ora affondate, arenate anche da lungo tempo, in luoghi spesso difficilmente raggiungibili e generalmente non particolarmente frequentati.
Le Ghost Boats includono altresì vascelli a fine vita, presenti in gran numero nei depositi delle marine e delle associazioni sportive e diportistiche del nostro territorio e alle quali causano impatti di carattere economico e gestionale non trascurabili.
La loro presenza in natura contribuisce, invece, alla diffusione di macro e micro-contaminanti derivanti da resine, vernici e metalli. Ostruendo i canali, a seconda delle maree possono rappresentare ostacoli pericolosi per la navigazione, oltre a mirare l’integrità paesaggistica e naturalistica di Venezia e della sua Laguna.

 

L’area della punta di San Giuliano, ubicata al limitare della Laguna verso Mestre, ove risiede storicamente l’omonimo Polo Nautico, è stata interessata all’operazione di identificazione e rimozione delle imbarcazioni a fine vita.
L’operazione, con l’ausilio di due sommozzatori dell’Acqua Club di Mestre, e di una chiatta , prevedeva in origine il recupero di una grossa Pilotina affondata in zona e di altre imbarcazioni tra cui canoe e kayak.

Tuttavia, le difficoltà ambientali riscontrate  n avrebbero impedito il recupero rimandando tale operazione e le riprese documentaristiche a primavera.

Più fortunato è stato invece, nei giorni seguenti, il recupero di altre 6 imbarcazioni (un canoino, un gommone, due canoe fluviali e un laser) che portano a 37 il numero di imbarcazioni recuperate da Venice Lagoon Plastic Free per un ammontare di oltre 12 tonnellate di materiale raccolto e riciclato dagli esordi del programma Ghost Boats.

 

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