Dal 3 al 5 febbraio si è tenuto online il kick-off meeting del Progetto H2020, MAELSTROM (Marine Litter Sustainable Removal and Management), finanziato assieme al progetto In-No-Plastic nel quadro del Topic ID: CE-FNR-09-2020.
Si tratta un progetto quadriennale (la sua conclusione è prevista a dicembre del 2024), coordinato dall’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR). MAELSTROM si avvale di un consorzio che conta 14 partners provenienti da 10 paesi europei. Riunisce esperti di robotica e biologia marina, dell’industria del riciclaggio e promuove la partecipazione attiva di cittadini e stakeholders.
L’obiettivo principale di MAELSTROM è di sviluppare soluzioni per ridurre l’impatto dei rifiuti marini negli ecosistemi costieri, identificando hotspots di accumulo e rimuovendo i rifiuti esistenti dalle acque costiere e fluviali prima che raggiungano il mare. Il progetto di pulizia si concentrerà sulle grandi aree costiere vicino a Venezia (Italia) e a Porto (Portogallo). Un’attenta valutazione ambientale sarà messa a punto ex ante ed ex post gli interventi di bonifica al fine di valutare la sostenibilità delle tecnologie utilizzate.
Con la visione di promuovere un’economia circolare, MAELSTROM non solo rimuoverà i rifiuti marini, ma li riciclerà combinando processi e tecnologie innovative, a livello chimico e meccanico. Le plastiche, così recuperate, saranno processate e trasformate in nuova materia prima. Si tratta di un primo passo verso la neutralità climatica da raggiungersi entro il 2050 e il disaccoppiamento della crescita economica dall’uso delle risorse, come previsto dal Green Deal europeo.
“Sappiamo che molte attività umane rappresentano una minaccia per gli ecosistemi marini, quindi è nostra responsabilità trovare soluzioni per affrontare questo problema”, dice Fantina Madricardo, ricercatrice di ISMAR-CNR e coordinatrice scientifica del progetto. “In molti casi, i progressi scientifici e tecnologici offrono un aiuto importante per proteggere l’ambiente. Tuttavia, non sono sufficienti: la vera base per raggiungere risultati concreti è l’impegno e la collaborazione di tutti. Per questo motivo, MAELSTROM sarà fortemente dedicato all’impegno pubblico e al networking collaborativo tra progetti e azioni focalizzate sulla riduzione dei rifiuti marini e dei loro impatti devastanti sugli ecosistemi costieri.” – conclude Fantina.
In seno a MAELSTROM, Venice Lagoon Plastic Free svolge il ruolo di catalizzatore assieme a CNR ISMAR e CIMAR tra ricercatori, innovatori di tecnologia e imprenditori dell’economia circolare, istituzioni pubbliche e private, e di facilitatore nelle operazioni di pulizia dei fondali della laguna di Venezia attraverso la piattaforma semi-automatizzata MAELSTROM in fase di design e sviluppo sotto il coordinamento tecnico della spagnola TECNALIA.
La nostra associazione è ugualmente coinvolta in attività operative e di comunicazione, sostenendo la progettazione e la promozione della social app di MAELSTROM per il monitoraggio, il recupero e la classificazione del marine litter, anche attraverso sperimentazioni sul campo svolte a Venezia ed a Porto in cooperazione con l’istituto portoghese CIMAR.
Infine, Venice Lagoon Plastic Free collabora con MAELSTROM ed il progetto affiliato In-No-Plastic, impegnandosi nella co-creazione di una piattaforma di cooperazione europea sul tema della lotta e riciclaggio del marine litter e dell’organizzazione, in cooperazione con il salone nautico di Venezia, ed il CNR ISMAR, del workshop internazionale “Removal of Marine Litter and Circular Economy: Sfide e opportunità” che sarà organizzato annualmente in più edizioni.
Nei prossimi mesi condivideremo ulteriori informazioni e vi invitiamo, qualora interessati alle tematiche trattate, a seguire MAELSTROM sui social media e a rimanere aggiornati sullo sviluppo del progetto.