Il 5 e 6 ottobre, Venice Lagoon Plastic Free ha organizzato e ospitato a Venezia il secondo lighthouse training workshop, nell’ambito del progetto HEUROPE REMEDIES, dedicato al corretto monitoraggio e alla pulizia dei rifiuti marini spiaggiati. Questa iniziativa vuole farsi portavoce di un cambiamento positivo e segna un passo significativo nella lotta contro i rifiuti marini attraverso tecnologie innovative e una metodologia condivisa.
Il progetto REMEDIES coinvolge un ampio consorzio con partners provenienti da sei Paesi del Mediterraneo (Italia, Slovenia, Albania, Grecia, Marocco e Francia) che fungono da siti dimostrativi del progetto. Tali siti sono localizzati a Venezia (VLPF), nella Penisola del Sinis, in Sardegna (CNR IAS), in Koper Slovania (University of Maribor), nelle isole Cicladi in Grecia (MCG & NTUA), nell’isola di Porquerolles in Francia (SMILO), Saïdia in Marocco (MOH) e Durazzo in Albania (ETMI).
Il workshop internazionale ha riunito i partner del progetto per una due giorni in cui, attraverso attività teoriche e pratiche, sviluppare soluzioni innovative per il monitoraggio e la pulizia del nostro ecosistema marino e condividere metodologie e tecniche virtuose.
Dopo la prima esperienza formativa della scorsa primavera, i partner di progetto si sono incontrati al Lido di Venezia, presso l’Oasi del WWF agli Alberoni.
Grazie alla collaborazione con il WWF e in cooperazione con l’iniziativa WWF Plastic Smart Cities, il team ha avuto l’opportunità di visitare questo sito di inestimabile valore, che funge da luogo ideale per mettere in pratica le attività di pulizia e monitoraggio.
Una delle caratteristiche principali di questo evento è stata la presentazione di un’app innovativa, frutto della collaborazione tra Venice Lagoon Plastic Free e Infordata Sistemi Srl. Quest’app promette di trasformare il modo in cui viviamo la presenza della plastica nel mare, fornendo dati precisi e istantanei che vengono raccolti seguendo dei protocolli standard per l’analisi e la classificazione dei rifiuti spiaggiati.
Inoltre, durante la pulizia degli Alberoni, grazie all’innovativo dispositivo portatile, noto come “NIR”, che ottiene la caratterizzazione chimica dei rifiuti raccolti, è stato rivelato che oltre 40 imballaggi in plastica e 22 frammenti di vetro erano presenti nell’ambiente marino. Queste scoperte evidenziano l’urgente necessità di affrontare l’inquinamento da plastica e il suo impatto ambientale.
Questo evento ha messo in luce una forte dedizione alla conservazione dei nostri mari e delle aree costiere, grazie ad applicazioni innovative, collaborazioni efficienti tra stakeholder e una particolare attenzione alle soluzioni basate sui dati. Partecipando a questi programmi, Venezia sta compiendo passi significativi verso un futuro più pulito e più attento all’ambiente.