Il 3 giugno si è tenuta a Venezia la prima edizione del workshop internazionale “Removal of Marine Litter and Circular Economy: Challenges and Opportunities”, inserito ufficialmente tra le attività della Settimana Verde dell’Unione Europea. Si tratta della prima attività congiunta dei progetti H2020 MAELSTROM e InNoPlastic ed un momento cruciale di approfondimento, scambio di conoscenze e aggiornamenti sulle innovazioni tecnologiche per la rimozione ed il riciclaggio dei rifiuti marini.
L’evento, condotto in lingua inglese, ha riunito rappresentanti di altri progetti europei dedicati a tali tematiche, in particolare gli H2020 GoJelly e CLAIM, includendo tuttavia, anche aziende, start-up e ONG con soluzioni innovative per affrontare un tema di così ampio e crescente rilievo.
Il workshop si è tenuto presso la suggestiva Torre di Porta Nuova dello storico Arsenale di Venezia. Venice Lagoon Plastic Free ne ha curato i lavori preparatori e la sua realizzazione in termini organizzativi e scientifici, lavorando fianco a fianco con CNR ISMAR, Fondazione CIMA, ISDI Group e lo staff tecnico del Salone Nautico Internazionale, che ha gentilmente ospitato l’evento.
A causa delle misure sanitarie anticovid, l’evento si è svolto in forma ibrida, con una partecipazione fisica limitata ad un numero massimo di 30 persone presenti ed ulteriori 150 partecipanti da remoto via webinar.
Nella sessione di apertura, si sono susseguiti gli interventi con saluto istituzionale dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Venezia Massimiliano De Martin, Fabrizio D’Oria, direttore Salone Nautico Internazionale, Rosalia Santoleri Direttore del ISMAR CNR, l’On. Senatore Andrea Ferrazzi della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, il Comandante Marco Nobile della Guardia Costiera del Veneto, Federico Adolfo, Direttore dei servizi ambientali di VERITAS (Azienda di gestione dei rifiuti di Venezia). I project officers di MAELSTROM e InNoPlastic – Leticia Landa e Ruska Kelevska da Bruxelles hanno ulteriormente contribuito all’iniziativa assieme al rappresentante dell’Unità delle risorse marine, Ivan Conesa Alcolea. Infine, le coordinatrici del progetto InNoPlastic, Susie Jahren di SINTEF e Fantina Madricardo di MAELSTROM, hanno introdotto i loro progetti con Davide Poletto, Direttore di Venice Lagoon Plastic Free, in qualità di chairperson di tale sessione e della prima parte dell’evento.
I partecipanti hanno espresso unanime preoccupazione per le problematiche trattate ma anche condiviso la speranza che emergenti soluzioni ed un loro mix, sia a carattere tecnico e tecnologico che normativo, possano contribuire, nel futuro prossimo, a porre rimedio all’inquinamento delle plastiche nei nostri mari, puntando altresì ad una valorizzazione economica dello stesso.
La prima parte del workshop ha inteso presentate soluzioni mirate per il clean up degli ecosistemi acquatici da macro, micro e nanoplastiche. In particolare, i partners di InNoPlastic, FishFlow (Paesi Bassi), Nanobay (Germania) e ProBotica (Croazia) hanno introdotto le loro soluzioni in fase di sviluppo, così come The Great Bubble Barrier (Paesi Bassi) e Tecnalia (Spagna) del Consorzio MAELSTROM, quest’ultime con particolare attenzione rispettivamente alla rimozione dei rifiuti marini dalla superficie e dai fondali.
Si sono susseguite le presentazioni dei progetti H2020, CLAIM e GoJelly, così come di giovani innovatori indipendenti quali Everwave (Germania), River Cleaning e VERITAS, dalla regione del Veneto, che hanno presentato le loro idee creative per la rimozione dei rifiuti plastici e derivati dai corsi fluviali e dal contesto lagunare.
La sessione successiva, dedicata all’economia circolare dei rifiuti marini ha trattato il riciclo meccanico, e chimico: pirolisi, trattamenti misti e processi di syngas quali possibili vie per prospettare una nuova vita al marine litter che non sia l’incenerimento. Le plastiche possono così trasformarsi in gas, vari tipi di carburante, ma anche in materia prima per stampa 3D con outputs tra i più diversi ed utili quali accessori ed oggettistica di vario tipo, mobili etc. SINTEF, UPB, Arcelor Mittal e Nanobay, affiliati ad InNoPlastic, GEES Recycling e Sintol afferenti a MAELSTROM insieme ad IRIS del progetto CLAIM, hanno ciascuno contribuito allo svolgimento di tale sessione.
La diversità degli approcci intrapresi documenta la ricchezza e la generosità degli sforzi profusi per questa nostra comune missione da parte degli innovatori della rimozione e trattamento del marine litter.
Infine, in conclusione si è voluto dare spazio anche alla tecnologia dedicata alla mobilitazione sociale e “citizen science” sotto forma di app e portali web intelligenti. Empower, start up norvegese (InNoPlastic) e GEES Recycling, realtà industriale italiana (MAELSTROM), hanno avuto modo di presentare le loro applicazioni che forniscono alla cittadinanza diverse funzionalità per monitorare, identificare e tracciare i rifiuti marini, incentivando le comunità locali ad assumere un ruolo attivo nella pulizia del nostro ambiente e facilitando le realtà industriali a prendersene carico all’interno di una visione circolare della nostra economia.
VLPF è orgogliosa di aver contribuito a promuovere ed organizzare tale workshop internazionale, per le soluzioni tecnologiche proposte, parte delle quali saranno rese disponibili ed al servizio della nostra città natale, Venezia. In questa veste, abbiamo già iniziato a lavorare per la prossima edizione del workshop con impegno, facendo tesoro dell’esperienza maturata successivamente a questo primo evento.
La prossima edizione del workshop è prevista per giugno 2022, sempre nell’ambito del Salone Nautico Internazionale di Venezia con un’agenda ampliata e arricchita da veri e propri prototipi e dimostrazioni dal vivo presso il bacino dell’Arsenale di Venezia!
Foto: SNV