Venice Lagoon Plastic Free (VLPF) ha recentemente coordinato ed ospitato un workshop internazionale di due giorni dedicato all’organizzazione e gestione di missioni di monitoraggio dei rifiuti marini e di eventi di clean up nel quadro del progetto europeo HEurope REMEDIES finanziato nel quadro del programma della missione “Restore our Ocean and Waters”. L’evento, svolto in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Chimica in Slovenia, coordinatore del progetto, l’Università di Maribor e VITO si è svolto il 26 e 27 aprile presso l’Hotel Saturnia&International, con l’obiettivo di presentare una metodologia condivisa per il monitoraggio e la pulizia dei rifiuti spiaggiati sulle coste del mediterraneo con la partecipazione diretta dei rappresentanti dei siti dimostrativi del progetto.
Il progetto REMEDIES mira a sviluppare sistemi innovativi per il monitoraggio, riduzione, pulizia, e sperimentazione di una economia circolare mirata alla valorizzazione dei rifiuti marini nel bacino del Mediterraneo, attraverso l’impiego di tecnologie innovative, il coinvolgimento dei cittadini e la sensibilizzazione del pubblico.
Durante il workshop, il team di VLPF così come i responsabili dei siti dimostrativi per le attività di monitoraggio e clean up del progetto REMEDIES hanno presentato le particolarità geomorfologiche ed ambientali delle proprie aree costiere, sulle quali si andranno ad operare le attività programmate. Ne sono seguiti dibattiti partecipati con la condivisione di materiale metodologico necessario ad uniformare secondo standard internazionali le attività sul campo e a comparare i dati tra i vari siti nell’arco temporale del progetto per una loro acquisizione a livello europeo.
Il giorno 27 Aprile, il team di VLPF ha guidato i partecipanti in una sessione di monitoraggio e pulizia della spiaggia di San Piero in Volta, al Lido di Venezia. Il team ha censito e rimosso ogni singolo rifiuto nel raggio di 100 metri, in conformità con le linee guida così come uniformate a livello europeo da EMODnet Chemistry, afferente al gruppo tecnico di lavoro sui rifiuti marini in linea con la Direttiva Quadro della Marine Strategy (MSFD) dell’Unione Europea.
Le attività si sono concluse con una sessione di debriefing presso l’Hotel Saturnia&International. L’evento ha raggiunto con successo ogni suo obiettivo e il team di VLPF è assai soddisfatto del lavoro svolto con i propri partners.
REMEDIES coinvolge un ampio consorzio con partners provenienti da sei Paesi del Mediterraneo (Italia, Slovenia, Albania, Grecia, Marocco e Francia) che fungono da siti dimostrativi del progetto. Tali siti sono localizzati a Venezia (VLPF), nella Penisola del Sinis, in Sardegna (CNR IAS), in Koper Slovania (University of Maribor), nelle isole Cicladi in Grecia (MCG & NTUA), nell’isola di Porquerolles in Francia (SMILO), Saïdia in Marocco (MOH) e Durazzo in Albania (ETMI).
Ogni partner è responsabile per la conduzione di test dimostrativi di varie soluzioni tra cui appunto, un monitoraggio accurato delle proprie spiagge e litorali anche con il coinvolgimento della cittadinanza. Il sito del patrimonio mondiale di Venezia e della sua Laguna, grazie al pregresso lavoro di VLPF funge da faro dimostrativo proprio in relazione alle azioni di monitoraggio del beach litter.
REMEDIES rappresenta assieme al progetto SeaClear 2.0 un importante contributo all’ambiziosa missione della Unione Europea per la protezione degli oceani, dei mari, delle acque costiere e interne. L’Unione Europea punta infatti, attraverso queste ambiziose missioni, al raggiungimento della neutralità climatica e la salvaguardia della natura, la protezione del 30% della superficie marittima dell’Europa, 25.000 km di fiumi e la biodiversità, il ripristino e protezione degli ecosistemi marini e degli habitat degradati, riducendo a zero i rifiuti di plastica in mare, dimezzando l’uso di sostanze chimiche e pesticidi e promuovendo una blue economy decarbonizzata.
Infine, sono stati condivisi anche i risultati delle attività di monitoraggio condotti a Pellestrina. Purtroppo, la spiaggia monitorata e ripulita è risultata altamente inquinata, con un record storico impressionante di 2.655 oggetti in un transetto di 100 metri! In termini di peso, sono stati raccolti 27,41 kg di rifiuti, di cui 7,1 kg di legno lavorato e il resto di plastica.