Il 13 giugno Venice Lagoon Plastic Free ha partecipato all’evento di lancio della piattaforma EU Digital Twin Ocean (EDITO-Infra). Questo modello digitale, realizzato dalla Commissione Europea con un investimento di 10 milioni di euro, mira a rivoluzionare la gestione delle risorse marine e a favorire lo di una blue economy sostenibile.
L’evento, co-organizzato da Mercator Ocean International e dall’Istituto Marittimo delle Fiandre (VLIZ), ha evidenziato l’importanza del nuovo strumento della Digital Ocean Twin (EDITO-Infra) per lo sviluppo del Green Deal europeo e della Ocean Decade, il programma decennale UN per tutelare gli oceani e promuoverne la sostenibilità.
Si tratta, infatti, di un modello digitale che vuole fornire un insieme di strumenti interattivi in grado di progettare modi più efficaci per ripristinare gli habitat marini e costieri, sostenere la blue economy e pianificare le strategie di resilienza e mitigazione ai cambiamenti climatici.
Temi principali dell’agenda
La giornata è iniziata con gli interventi di Iliana Ivanova, Commissaria Europea per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione e la Gioventù, e Pascal Lamy, Presidente della Mission Restore our Ocean and Waters. Entrambi hanno sottolineato l’importanza di questa innovazione digitale nel migliorare la conoscenza degli oceani e nel promuovere attività sostenibili.
Successivamente, Kestutis Sadauskas, Vice Direttore per gli Affari Marittimi e la Pesca, ha presentato il prototipo della European Digital Twin Ocean, mettendo in mostra le capacità avanzate di questo modello digitale, che permetterà di ottenere dati utili per gestire in maniera mirata le risorse degli Oceani, contribuendo a fornire informazioni preziose per scienziati, policy makers, imprenditori e cittadini.
La giornata si è, poi, conclusa con una sessione in cui è stata sottolineata l’importanza di coinvolgere prospettive diverse nel ripristino degli habitat marini e costieri, sostenere la blue economy e pianificare le strategie più mirate di resilienza e mitigazione ai cambiamenti climatici.
Questo evento è stata anche l’occasione per VLPF di entrare a far parte di European Citizen Science Association (ECSA). Ovvero, una delle principali associazioni di citizen science in Europa, nata per discutere e fare rete con professionisti, ricercatori, attivisti, scienziati, politici, artisti e tanto altro.