Venice Lagoon Plastic Free ha partecipato, su invito, al Simposio “GRP/Abandoned boats and impact on coastal environments” che si è tenuto lo scorso 5 luglio al Centre for Earth Observation Science dell’Università di Brighton (UK).
Scopo dell’evento era di approfondire l’emergenza legata alla gestione e agli impatti ambientali causati dalle barche in Glass Reinforced Plastic – GRP (comunemente definita vetroresina) a fine vita, nonché di favorire lo scambio di conoscenze tra ricercatori e operatori del settore, estendendo la consapevolezza di questo problema ad un pubblico più ampio.
Trai i relatori presenti: Corina Ciocan, Principal Lecturer University of Brighton e organizzatrice dell’evento; John Summerscales, Università di Plymouth (UK); Joanna Soanes, Project Manager for Marine Litter and Derelict Vessels Prevention Program, Natural Resources Wales; Angie Richard (Davis) Multidisciplinary storyteller and Researcher.
VLPF ha condiviso la propria esperienza illustrando risultati e metodologie del progetto Ghost Boats 2.0. Il programma “Ghost Boats” avviato in cooperazione con GEES RECYCLING di Aviano come spin off del progetto H2020 MAELSTROM (attualmente in fase di chiusura) è ora indipendentemente e permanentemente operativo nel sito del patrimonio mondiale di Venezia e la sua Laguna ove giacciono abbandonate innumerevoli imbarcazioni, principalmente in vetroresina, che rilasciano componenti altamente inquinanti quali micro e macroplastiche, vernici e metalli.
Il programma si dipana in varie fasi esecutive tra cui la mappatura delle imbarcazioni (spesso abbandonate in luoghi difficilmente raggiungibili), la verifica del loro stato di conservazione, la loro rimozione e conseguente riciclo meccanico avanzato del materiale recuperato.
A questo processo di identificazione e recupero, sono state recentemente affiancate un’attività di campionamento di fanghi, acque e terriccio a contatto con le “Ghost Boats” per valutarne, grazie alla cooperazione di VLPF con l’Istituto Tecnico e Tecnologico Montani di Fermo, la presenza di elementi tossici, di micro-contaminanti e microplastiche.
VLPF e i partners presenti al Simposio hanno convenuto di ampliare gli scambi e le esperienze di carattere scientifico e gestionale per la comprensione e gestione di tale problema che accomuna le coste del Mediterraneo e dell’Atlantico. In particolare, l’impatto sull’ecosistema delle imbarcazioni abbandonate sul territorio britannico costituisce un serissimo problema per quantità di natanti abbandonati e per le oggettive difficoltà di recupero a causa della conformazione del territorio come emerso dalle interessantissime ricerche condotte dalla biologa marina Dr.ssa Corina Cioran, dell’Università di Brighton e dei colleghi presenti al simposio.
VLPF ha potuto allargare la sua rete di partenariato stringendo contatti diretti con le istituzioni scientifiche, con gli enti governativi e con i partner privati presenti al Simposio, concordando di promuovere l’esperienza maturata nella Laguna di Venezia quale benchmark di rilievo replicabile in altri siti alle prese con la medesima problematica.